L'incontro, Katy

« Older   Newer »
  Share  
.Mikko.
view post Posted on 27/6/2010, 22:42




Stavo tornando a casa dalla mia uscita con le amiche. Quella sera avevo dato la buonanotte anticipata al mio piccolo Ian, a mia sorella e ai miei genitori... Lo avevo fatto perchè assieme alle altre, avevamo deciso di star fuori fino a tardi, in modo da festeggiare il compleanno di Sonia. Così, dopo aver ballato come matte e aver bevuto qualcosina di "nascosto", si era fatto tardissimo e ci eravamo desice a tornare a casa. Uscite dal locale, si erano formati due gruppetti, che man mano si sfoltirono lasciandomi alla fine sola... Quella cavolo di villetta era sperduta dal mondo. Poco male mi dissi, conoscevo un sacco di stradine per arrivare in fretta.
Camminavo a passo svelto per i fatti miei, quando per strada incrociai un paio di tipi dall'aspetto incredibilmente surreale. Stavano sorridendo... lo avevano fatto quando ero passata davanti a loro.
"Ecco un paio di cretini.." Pensai e infatti eccoli arrivare. Avevano preso a seguirmi. Accellerai il passo con la speranza che rinunciassero a starmi dietro, ma nulla... Erano davvero una scocciatura, che diventò eccessiva quando uno dei due mi posò una mano sulla spalla e mi fece girare. Quel che vidi era un ghigno di soddisfazione misto a divertimento... Che diavolo si credeva questo? Strattonai la spalla e riuscì a liberarmi. La sensazione che mi dette, era quella di un adulto che la lascia vinta ad un bambino.
-Che diavolo vuoi?- Domandai piuttosto infastidita mentre l'altro si avvicinava.
I due non dicevano nulla... Continuavano a fissarmi con quel sorrisetto e ad avvicinarsi, mentre io tentavo di arretrare. Non mi piaceva minimamente quella situazione... Non era come quando di solito mi importunavano, in quei casi mi sentivo infastidita, ma nulla di più. Ora era diverso... Quel loro sorrisetto mi trasmetteva un calma che sentivo pericolosa.
Arretrai ancora... Dovevo allontamarmi e correre via, però avevo timore che mi seguissero fino a casa. Non saprei dire il macello che avrei fatto, se quei tipi avessero toccato i miei famigliari... Il mio fratellino...
Improvvisamente mi girai e presi a correre per le stradine, sperando di seminari in qualche modo. A scuola ero la più rapida della classe, così pensai che che con un pò di fortuna e il buio sarei riuscita a togliermeli di torno.
Corsi come una pazza e finalmente non sentì più nulla dietro di me... Gli avevo seminati, o così credevo. Appena mi rivoltai dopo aver controllato alle mie spalle me ne trovai uno davanti. Come aveva fatto ad arrivare lì? Mi aveva aggirato! furono le uniche cose a cui riuscì a pensare... Sentì il cuore saltarmi in gola per la sorpresa. Provai a rigirarmi ma l'altro era arrivato alle mie spalle.
"Non c'era nessuno prima... Che diavolo sta accadendo?!" Mi chiesi.
Cercai un modo per fuggire, ma non avevo vie di fuga.. Quello dietro di me mi afferrò per le spalle e strattonarmi risultava inutile. Anzi, mi faceva solo sentire ancora più dolore alle spalle.
-Mollami stronzo! Mollami!!- Gridavo ma quello nulla..
Lo schifoso davanti a me poi sorrideva, era soddisfatto di vedere tutti quei miei tentativi per liberarmi.
Io continuavo a dimenarmi e ad urlare, ma quelli nulla, anzi quell davanti a mr era sempre più vicino al mio viso. La cosa mi metteva particolarmente a disagio.
-Hai un così buon odore signorina...- Disse il tipo.
-Una così bella pelle.. Liscia e chiara.- Lo vidi passarsi la lingua sulle labbra a pochi millimetri dal mio viso. Io avevo una strana sensazione, era un misto di paura e disgusto... Non mi era mai capitato. Volevo scappare ma anche prenderlo a pugni.
-Se ci lasci fare, sentirai che piacerà anche a te... Ti divertirai con noi.- Mi sussurrò con voce ammaliante per posare poi le sue labbra sulle mie. Non rimase molto, ma sentì la nausea salirmi.. Provai a mordergli anche un labbro, ma fui preceduta da lui. Fu un pizzico e poi il sapore del mio sangue nella mia bocca.
Volevo spingerlo via ma l'altro mi bloccava. Ero completamente nelle mani del tipo che lento scivolava a baciarmi il collo fino alla spalla.
Urlare era inutile.. Nessuno poteva sentirmi... Pensai di essere fregata.
-Rilassati... Meno sarai tesa e meno sentirai dolore..- Sentivo i suoi baci e i lievi tocchi della sua lingua accarezzarmi e assaporare la pelle della mia spalla... Quella sensazione mi disgustava, ma improvvisamente persi ogni forza.. Ogni voglia di ribellarmi a lui sparire... Non ero più padrona del mio corpo
Quel che accadde dopo, mi parve tutto sfocato...
Prima una lieve pressine sulla mia pelle e poi una leggera fitta di dolore. Un liquido caldo mi colava sulla pelle e tra le sue labbra... Quello stava bevendo il mio sangue! Ci avevo impiegato un pò prima di collegare il tutto.
La cosa durò un pò, non saprei dire quanto ma a un certo punto, il tipo si staccò da me piuttosto bruscamente provocandomi un certo fastidio. Anche l'altro ragazzo mi lasciò, ed io finì a terra senza forze. Fu in quel momento che mi resi conto della presenza di una terza persona dietro di me. L'avevo sentito parlare, anche se le loro voci mi suonavano in lontananza e non riuscivo a capire cosa si stessero dicendo.
Vidi le due figure che mi stavano davanti girarsi e scappare, poi il terzo inseguirli... Avevano svoltato l'angolo e tutto ciò che fui in grado di sentire, fu il rumore secco di due spari. Strano pensare che al momento non mi fece ne caldo ne freddo la cosa... Ero troppo sotto shock per capire.
Il ragazzo misterioso tornò da me dopo quei suoni.. Era solo e mi fissava come ad esaminare le mie condizioni. ANch'io mi misi a guardarlo più o meno attentamente... Aveva gli occhi azzurri, intensi ma dolci e un espressione in viso che sembrava trasmettermi calma... Era alto. Il fisico forte e atletico si notava anche se indossava abiti un pò pesanti, i capelli castani erano portati corti e leggermente ribelli... Come se non volessero stare al posto loro. Era un ragazzo affascinante, con un aurea tutta particolare che mi attraeva ma non come quella pericolosa dei due ragazzi di prima.
Già i due aggressori... Mi domandai che fine avessero fatto e improvvisamente mi "svegliai" da quella specie di letargo mentale in cui ero caduta. Mi ricordai di loro, del male alla spalla, della loro fuga e infine di quegli spari... Era stato lui a sparare? Lo aveva fatto contro quei due ragazzi che parevano.. Vampiri?
"Oddio che cosa assurda..." Mi venne da pensare mentre il panico saliva e tntavo di allontanarmi da lui che si avvicinava a me. Le gambe purtroppo non mi rispondevan ancora... Non sapevo che fare... Non riuscivo ancora a muovermi e il panico iniziava a prendere il opravvento su di me.
-Non ho intenzione di farti nulla.. Tu stai bene?- Mi domandò una voce dolce ma intensa... La sua voce. Pensai che un tono e un suono simile si adattassero perfettamente a quegli occhi... A quel viso. Arrossì sentendomi una cretina e abbassai il volto per non farmi vedere... Quello non era il momento adatto per pensare a simili idiozie! La paura era completamente svanita, come se sentissi che di lui potevo veramente fidarmi.
-Io sono Maximilliam Mc A'Ghoill. Max per gli amici... Tu invece Dove abiti che ti ci accompagno?- Ormai davanti a me, si stava occupando della mia ferita.. Io da brava cretina qual'ero non risposi subito, ero troppo presa a guardare il suo viso e a studiare i suoi tratti.
-Ah... Io.. Io sono Katy.- Risposi come un emerita deficente.
-Sono... >Cioè, casa mia è un pò lontana da qui... Speravo di seminarli...- Lui sorrise come a dire che purtroppo non ci sarei mai riuscita, o forse lo fece semplicemente per la maniera ebete in cui gli avevo appena risposto.
-Bene Katy! Andiamo a casa...- Mi prese in braccio e si avviò. Mi sentivo stranamente calma tra le sue braccia... Mi sentivo protetta e al sicuro dopo tutto quello spavento.
-Dimmi solo dove devo girare..- Aveva un sorriso dolce ma furbo, un espressione particolare che riusciva ad incantarmi quando invece dovevo rimanere vigile e non diventare un budino.
Alla fine, come se fossi una bimba, mi riportò a casa... Per strada mi aveva spiegato ogni cosa su quei ragazzi e mi disse che per un pò sarebbe rimasto in città. Io non riuscivo ancora a credere a tutto ciò che mi aveva raccontato... Era tutto così "assurdo", eppure lo avevo provato sulla mia pelle e quegli occhi sentivo che non potevano avermi mentito. Ero proprio una sciocca... Avevo appena passato un esperienza da incubo, ma ero comuneuqe felice. Quell'esperienza mi aveva permesso di incontrarlo... In quel momento non avreu mai creduto che un semplice incontro avrebbe cambiato tanto rapidamente la mia vita...


Edited by .Mikko. - 24/12/2010, 14:56
 
Top
0 replies since 27/6/2010, 22:42   85 views
  Share