Buon compleanno..., Mia

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.Mikko.
view post Posted on 13/10/2010, 23:57




-Sei splendida tesoro mio..- Era mia madre a parlarmi, mentre attraverso lo specchio, la vedevo acconciarmi elegantemente i capelli.
Era il mio sedicesimo compleanno, si era fatta sera sera e l'orario del ricevimento si faceva sempre più vicino. Mamma aveva preparato una bella festa come era solito fare. alla quale non avrebbero partecipato solo i miei fratelli, ma anche "amici" e conoscenti.... A dire il vero l'idea non mi allettava per niente.. Odiavo quelle festa piene di gente falsa, che ti sorridono ma che pensano a ben tutt'altro... Odiavo sentire ciò che pensavano.
Sospirai... Prima scendevo e prima me ne potevo andare. In fondo la maggior parte di loro era lì per ben altro, bastava mi facessi vedere nei momenti più importanti.
-Grazie mamma... Li hai sistemati benissimo, sono splendidi.- Lei mi sorrise dolce come suo solito. Era spercata per quel verme di mio padre. Un uomo violento che la tradiva senza rispetto e lei succube che non sapeva ribellarsi. Il loro era stato un matrimonio combinato, come era stato quello di mia sorella maggiore Samantha... Lei però aveva avuto la fortuna di essere in sposa a qualcuno di cui si era innamorata e che l'amava veramente.
-Ora va da tuo padre... Deve dirti qualcosa di importante.- Il viso di mia madre si rabbiò, ma non ebbi il tempo di percepirne il motivo che lei già se n'era andata.. Mi alzai stufa, stando ben attenta a non rovinare il delicato abito di seta, che mamma aveva fatto preparare appositamente per me e per quella festa.
Uscì dalla mia stanza e percorsi il lungo corridoio che separava la mia stanza e il suo studio. Ero sicura che lui si trovasse lì, pensava solo agli affari quell'essere... Non era ne un padre, ne un marito... Era un mostro orribile! Tradiva la mamma, picchiava i suoi figli.. Era un tiranno che imponeva legge per il nome della famiglia. Lo odiavo... Non so quante volte avevo sognato sparisse dalla mia vita.
Arrivai davanti alla porta di legno pregiato dello studio di mio padre, sentivo la sua presenza in quella stanza..
"Mia forza. Prima ci parli e prima te lo levi dalle scatole." Bussai anche se sapevo che già mi aveva avvertita, la voce profonda e imponente di mio padre mi disse di entrare ed io non esitai. Era seduto dietro la sua pesante scrivania di ebano pregiato, il ripiano era zeppo di scartoffie appena controllate, ma nonostante questo era perfettamente sistemato per la festa. Le apparenze erano la cosa fondamentale.. Agli altri non mostrava mai il mostro che era, a meno che non fosse strettamente necessario.
-Vedo che tua madre ti ha sistemato per bene..- Osservò compiaciuto della cosa, mentre con gli occhi mi squadrava attentamente dalla testa ai piedi. Io non gli risposi...
-Volevi parlarmi di qualcosa padre?- Sperai davvero si spicciasse. Lo vedi alzarsi dalla poltrona di pelle e guardare fuori dalla finestra alle sue spalle... Fu un silenzio breve, ma in quell'attimo sentì quali fossero le sue intenzioni e che cosa voleva da me. Rimasi pietrificata e shoccata, anche se in fondo dovevo aspettarmelo da lui.
-No.. Scordatelo!- Gridai mentre lui non aveva ancora aperto bocca per parlare..
-Io non lo farò mai, non asseconderò il tuo volere!- Lo vidi voltarsi verso di me ed inchiodarmi con i suoi occhi color dell'ambra, seri e impassibili.
-Invece lo farai... Presto troveremo qualcuno di adatto a te, così alla fine dei tuoi studi vi sposerete..- Aveva già progettato quella che sarebbe stata la mia vita, come mia sorella voleva farmi fare un matrimonio combinato.
-Puoi pure sognartelo! io non mi sposerò con chi vuoi tu, io non farò nulla di quel che desideri! Me ne fo**o del nome dei Lloyd! Scordatelo pazzo!!!- Arretrai infuriata.. Con me aveva fatto male i suoi conti... -Non me ne frega proprio niente! Io non sono di tua proprietà! Tu non puoi scegliere con chi farmi stare. Tu non hai alcun diritto su di me!! Sei solo un bast***o a cui non frega nulla della famiglia. Io non ti reputo nemmeno mio padre, non sei nulla per me a parte che uno stro**o schifoso che tradisce mia madre e che alza le mani sui miei fratelli!- Lo avevo detto... Finalmente me n'ero davveo fregata e gli avevo urlato tutto in faccia.
Mi girai furente pronta ad uscire dalla stanza, ma una mano pesante mi afferrò e mi fece sbattere contro al muro alla nostra sinistra. Il colpo fu forte, ed una fitta mi percorse tutta la schiena, fino alla testa... Nemmeno il tempo di riprendermi ed avverti la sua mano pesante sulla mia guancia sinistra e mi ritrovai a terra. Mi faceva male, sentivo il viso bruciarmi, la guancia dolermi incredibilmente ed in bocca avvertivo il sapore del mio sangue che un pò cadde sul pavimento di parquet... Chissà perchè. Fu una cosa molto stupida, ma in quel momento, fissando il sangue che si fermava sulla superficie, pensai che sarebbe stata una macchia difficile da togliere quella.
Dato che continuavo a restare ferma a terra, mio padre mi afferrò i capelli e mi portò ad altezza del suo viso. Mi parlò come suo solito, con la voce calma e profonda, ma io avvertivo i suoi pensieri e sentivo quanto fosse infuriato in quel momento.
-Non mi interessa quel che pensi, o come mi ritieni... Sono tua padre e finché non sarai sposata sarò io a scegliere qualunque cosa per te. Ormai è deciso... Tu ti sposerai con il vampiro che sceglierò per te, che ti piaccia o no lo farai. Con questo abbiamo finito di discutere.- Come nulla fosse lasciò la presa alla mia testa ormai dolorante e mi fece piombare a terra. -Ora vedi di sistemarti. Fatti rifare i capelli da tua madre e copri quella guancia col trucco... I tuoi ospiti ti staranno aspettando nel salone già da troppo.-
Quel bast***o... Non lo avrei assecondato, poteva scordarselo!
-Me ne fo**o della tua festa... Io non ci andrò e.. E nemmeno farò come vuoi tu...- Reggendomi la guancia mi tirai su col busto e lo fulminai attraverso i capelli che mi ricadevano sul viso. Lo vidi fermarsi e girarsi verso di me... In viso non aveva più quella maschera composta di sempre.. La sua rabbia ora era tangibile in tutti i modi.
-Invece lo farai, come hai sempre fatto tutto ciò che ti ho detto di fare!- Mi si riavvicinò nuovamente e mi colpì, ancora e ancora.... La sua mano pesante continuò così finché mezza inontita dalle botte non sentì come in lontananza la voce di mio fratello Edward... Dopo persi i sensi.
Quando mi ripresi ero nella mia stanza, con una pezza fredda in viso e ancora parecchio disorientata e dolorante. La festa era stata rimandata e mio padre mi aveva rinchiusa in camera dicendo che ci sarei stata per una settimana senza sangue. Non me ne fregava...
Seppi davvero quel che era successo solo alla fine della settimana, quando mi imposi per andare ad aiutare mio fratello. Lui era intervenuto per fermare papà nonappena informato di ciò che stava accadendo nel suo studio, ma purtroppo quello schifoso se l'era presa anche con lui e dopo averlo malmenato bene lo aveva chiuso in stanza per farcelo restare senza sangue per più del tempo assegnato a me...
Decisi che non gli avrei più permesso di fare i suoi comodi, così smisi di fare la brava bambina... Chissà se avrebbe trovato qualcuno disposto a prendermi in moglie dopo quel che ero pronta a combinare....


Edited by .Mikko. - 28/10/2010, 16:04
 
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view post Posted on 14/10/2010, 00:08
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ç^ç la mia piccola Mia...
 
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view post Posted on 17/10/2010, 23:13
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ç^ç Povera zia mia *jin corre a stringerla*
 
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.Mikko.
view post Posted on 18/10/2010, 02:05




>_< *Mia se la stringe forte forte e stringe anche Ro*
 
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