Laurine Stephanie Turner, Umana - Strega

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strawberry`
view post Posted on 27/4/2013, 14:42





» Nome: Laurine Stephanie, un nome che purtroppo lascia il segno... Devo ringraziare l'umorismo di mia madre per questo.
» Cognome: Turner
» Data di Nascita: Sono nata il 14 Aprile di 23 anni fa, in una giornata fin troppo calda per la stagione in cui si trovavano i miei.
» Nata: Sono nata a Godric's Hollow. Mamma e papà si trasferirono lì quando seppero di aspettarmi e ci restammo fino ai miei 8 anni.
» Classe: Umana
» Sangue: Mezzosangue
» Affetti:
Jeffrey Turner, mio padre e ex Corvonero. E' un nato babbano che a scuola si distinse per la sue capacità magiche e quelle di analisi, attirando verso di se molti sguardi (Parecchi e in particolare uno). Ora lavora come Medimago al San Mungo.
Rachele Spencer, mia madre e ex Serpeverde. La famiglia di mamma è una famiglia purosangue, ma lei venne ripudiata quando si innamorò di papà per poi sposarlo. Ora lavora anche lei come Medimago al San Mungo.
» Allineamento: Neutrale Puro
» Occupazione: Lavoro come medimago al San Mungo, ma nel frattempo sto cercando altrove un altro impiego come medico.

» Capelli: Lunghi e bruni, tendenti al nero. Sono lisci, setosi e morbidi, dai riflessi brillanti alla luce del sole. Amo i miei capelli, sono una nuvola che mi incornicia il viso. Fosse per me literrei sempre sciolti, ma a lavoro cerco sempre di legarmeli, facendomi uno chignon morbido e paffuto.
» Occhi: Gli occhi sono centro focale del mio fascino e punto di maggior attrazione. Hanno un taglio lievemente allungato, quasi a mandorla come un orientale, ma contornati da lunghe e folte ciglia scure, che sembrano conferirmi un aspetto ancora più attraente e misterioso. Ovviamente la cosa che colpisce e incanta è il colore azzurro cielo delle iridi. So che il mio sguardo è molto intenso, e assume sfumature diverse a seconda di come come mi sente moralmente. Vuoti e freddi? Malinconici e acquosi? Gioiosi e dolci? Esprimono tutte le mie sensazioni, ma solo chi mi conosce davvero lo sa.
» Statura: Sono un metro e settanta scarso, nella media e perfettamente proporzionata al mio fisico.
» Fisico: Sono orgogliosa del mio fisico che sembra uscito da una rivista di moda. Morbide, senza curve esagerate, ma proporzionate per il mio corpo, in perfetta armonia con la mia corporatura.
Il naso proporzionato e fine. E' dritto, perfetto, e leggermente all'insù. Nonostante sia carino e decisamente azzeccato per il mio viso, è la parte che mi piace meno di me.
Ho labbra rosee non troppo sottili, non troppo carnose carnose e non troppo grandi.
Amo la mia carnagione chiarissima, quasi lattea. Mi scotta molto facilmente, per questo odio stare al sole. La pelle è liscia e morbida al tatto.
Passiamo al resto del corpo.
Ho il collo da cigno, che sembra fatto per essere baciato, conducendo dritto alle clavicole, ben visibili per la costituzione, magra e minuta.
Ho le braccia sottili, polsi piccoli e mani graziose, che tiengo curate il più possibile. Le dita sono lunghe e affusolate.
Il seno è sodo e piccolo, ma non eccessivamente, è modellato secondo il mia fisico, del resto non ho mai desiderato di averlo più grande.
Il vitino è sottile, ho fanchi morbili e la pancia piattissima, le ossa del bacino sono abbastanza evidente. Sedere e gambe sode. Quest'ultime lunghissime, del resto ho già accennato al fatto che sembro una modella.
» Segni particolari: Segni particolari? Nessuno che mi venga in mente, o meglio, nulla di così particolare da essere citato. Niente buchi, voglie, tatuaggi, dita in più... se però si vuol proprio dir qualcosa, il mio sopracciglio destro fa "difetto". Da piccola andai a sbattere facendomi male, e da allora, ogni volta che piego le sopracciglia, quello sinistro si piega in modo leggermente diverso dall'altro.

» Carattere: Devo descrivere il mio carattere? Bene. Cercherò di essere il più onesta possibile.
Che dire, sono una persona molto riflessiva, attenta, mi piace ragionare sulle cose per poi averne il pieno controllo. Mi conosco e so che in me c'è un lato molto impulsivo, che però, tento di tenere a bada con le mie lunghe riflessioni. So che se non lo facessi mi lascerei trascinare dall'istinto, cosa che detesto fortemente. Da chi abbia preso? Non saprei dirvi precisamente.. mio padre è sempre stato un uomo solido, dalla calma incredibile e mia madre, si, temperamento di sfida a parte, ha sempre preso decisioni attentamente ponderate, come addirittura quella di sposarsi. Si può dire che io sia nata con una lieve scintilla di esuberanza.
Naturalmente tutte le mie decisioni, anche quelle più ponderate, sono frutto esclusivo dei miei pensieri e delle mie conoscenze, del mio unico e esclusivo punto di vista. Raramente mi lascio influenzare dagli altri e ancor più raro, è che io cambi idea su una decisione già presa. Alla fin fine, si può dire che io sia una persona abbastanza concreta. Attenti però, sia ben chiaro, che non per questo io sia una persona troppo seriosa e inquadrata, una di quelle con cui non può esserci confronto e dibattito. Al contrario, sono una persona che ascolta sempre volentieri il pensiero altrui, amo il confronto anche se poi resto del mio parere. In più chi mi conosce bene sa che amo divertirmi, svagarmi, Sono molto allegra, forse un pò troppo sarcastica a volte, ma senza mai cattive intenzioni e soprattutto, so essere molto autoironica.
In me ci sono poi un paio di cose che do e pretendo dagli altri. Primo fra tutti è la schiettezza. Non amo i giri di parole, le favolette, non voglio sentirmene raccontare, ne raccontarle. Da me si avrà sempre e solo quel che penso, come stanno le cose. pur brutte che siano e dagli altri pretendo lo stesso. Non mi piace esser presa in giro. Secondo, la discrezione. Io sarò sempre discreta, niente domande inopportune e soprattutto mai se ti conoscerò da appena cinque minuti, Se vuoi parlarmene te ok, sennò stiamo benissimo così come stiamo e per questo desidero che anche gli altri abbiano questa linea di pensiero con me. Non è essere scontrosi e poco amichevoli, è solo che amo la mia privacy e non ritengo ti debba dire tutto per poter fare amicizia con qualcuno.
Che altro dire... prendermi cura degli altri è qualcosa che mi piace molto e direi che è anche ovvio dato il lavoro che faccio, fa parte di me, ma forse, proprio forse, forse, sono un pochetto intollerante su certi argomenti. Nulla di serio e grazie al cielo sono molto paziente, quindi reprimo e vado avanti, però di questo ve ne oarlerò tra le cose che odio.
Piccola e ultima informazione. Sono vanitosa, parecchio vanitosa. Amo il mio corpo, amo come sono e non ci trovo nulla di male in questo. Amarsi aumenta l'autostima e il modo in cui ci si relaziona con gli altri e non lo trovo un difetto. Si, forse esagero un pò, ma non si può eccellere in tutto.
» Odio e amo: Amo: Ciò che amo tralasciando le solite cose come famiglia ecc? Bhe, me stessa. Come già detto sono molto vanitosa, mi piaccio, so di piacere e provo una grande soddisfazione salutare in questo. Molti mi riterrebbero insopportabile, non che vada in giro con uno specchio sempre in tasca, ma come passano il loro tempo son fatti loro. Dopo di me, viene il mio lavoro. E' il mio stimolo, la mia linfa... più ne sono immersa e più mi spingo a ragionare, riflettere, analizzare, fin quando non arrivo alla soluzione. Naturalmente non fanno conto ossa svanite e crescite innaturali di peli facciali. Ho poi molte altre cose che mi piacciono, ma sono tutte piuttosto comuni, piccole e non particolarmente rilevanti. Un buon libro, musica, cibi dai sapori forti, qualche bevanda particolare mentre si fanno quattro chiacchiere. Non dico mai di no ad un'uscita, soprattutto se la compagnia è buona. Infine, se dovessi pensare a qualcosa a cui non rinuncerei mai, sono un rilassante bagno caldo immersa totalmente nella schiuma e una tazza di thè alla sera, per rilassarmi e lasciare il mondo fuori. Ovviamente Earl Gray.
Odio: Questo mi mette un pò più in difficoltà. Con il lavoro che faccio, ormai sono diventata stagna a quasi tutte le fisime e i comportamenti più strani e assurdi della gente. Ma, in tutta la mia vita, tutt'ora ci sono due tipi di persona che per sopportare devo fare uno sforzo immane e ricorrere a tutto il mio autocontrollo. I primi sono quelle persone che anche con un graffietto, si lamentano nemmeno tutto il loro corpo fosse ricoperto di ustioni da fiamma di drago. Insomma, è un misero taglietto, c'è gente che sta molto peggio di te. I secondi, sono quelle persone, generalmente legate ai primi, che ti mettono fretta mentre tu stai riflettendo o lavorando. Non mettermi fretta, tanto questo devo fare e ci metterò comunque tutto il tempo che mi serve. Assurdo..
Dovrei aggiungere altro a parte la mia fobia di cui parlerò dopo? Mh... Odio essere interrotta e odio gli imprevisti. Mi piace il controllo del mio piccolo mondo e lo stesso vale per quello del lavoro. Sono la mia ancora di salvezza. Infine... bhe, è una cosa stupida, ma non amo i cibi piccanti. Saporiti si, piccanti no.
» Fobie e paure: Odio profondamente le distese d'acqua troppo grandi, detesto nuotare al mare e il solo pensiero mi mette una terribile ansia.

» Ex casata: Corvonero come mio padre. Tutti in casa erano certi che lo sarei diventata, anche se un pò a mamma ha bruciato io non sia finita in serpeverde. Credo in fondo in fondo lo sperasse, ma non lo ammetterà mai.
» Materie preferite e odiate:
Pozioni: Credo sia in assoluto la mia materia preferita. Fin dal primo anno ho dimostrato una spiccata attitudine per quella materia, che mi fece diventare presto la migliore del mio anno.
Erbologia : La mia seconda materia preferita. A pensarci sono sempre stata indirizzata su un certo tipo di materie, influenzata probabilmente da ciò che ho sempre desiderato fare e, di conseguenza, influenzata profondamente dai miei genitori.
Incantesimi: Materia varia e affascinante che stuzzicò da subito la mia curiosità. Una delle materie in cui mi divertivo di più in classe, forse per l'atmosfera che si creava, o forse per la concentrazione che vi mettevo senza però forzarmi.
X Trasfigurazione: La mia eterna nota dolente. Non so, non sono mai riuscita granchè in questa materia, si, me la cavicchiavo ma diciamocelo... sono sempre stata abbastanza mediocre. Non so, non mi ha mai attratto sin dal principio, unendoci poi i miei scarsissimi risultati....
» Bacchetta: Una splendida e magnifica bacchetta di legno di Biancospino e nucleo di crine di Thestral. E' lunga dodici pollici e mezzo, abbastanza elastica. Ha una comodissima impugnatura e il colore è chiaro, quasi bianco.
» Inventario: Libri, testi ospedaleri, materiale di studio e un sacco di scartoffie unite a pergamente, piume e tanto inchiostro. Il mio baule è probabilmente l'unica cosa che mai sarò in gradi di riordinare, o meglio, domare.
Non ho cose particolari con me, niente cimeli di famiglia dato che ha una praticamente non esisto e l'altra è composta da umani. Niente, ad eccezzione di due stupidate. Uno è un vecchissimo carillon babbano, regalo che la madre di mio padre mi fece quando ero molto, molto piccola e al quale sono parecchio legata, anche se più che all'oggetto, sono legata al ricordo di quando la nonna me lo diede. L'altro è un anello degli Spencer, appartenuto a mamma quando ancora faceva parte della famiglia, ma che in teoria, riconsegnò prima di andarsene. Lei dice che è il suo trofeo contro loro, ma dato che non ama troppi gingilli e dato che papà gliene regalò uno quando si sposarono, lo diede a me quando fui abbastanza grande per indossarlo e devo dire che da una certa soddisfazione averlo addosso.
Infine, con me ho il mio "dolcissimo" gufetto Rasco, sempre contento e di buon umore. Non so che abbia qual gufo, non lo capisco, gli altri non sono così... lui sembra sempre e costantemente infuriato col mondo. Capita a volte che mi fissi in una maniera agghiacciante, seguida da un lungo momento in cui lo guardo e poi viene da me incredibilmente e sorprendentemente voglioso di coccole. Ripeto, non lo capisco.

» Background: Bene, diamo fiato alla bocca per quest'ultimo campo di presentazione. Come precedentemente detto, non amo parlar molto di me, ma stavolta farò la brava e vedrò di raccontare le cose nel modo migliore e meno sbrigativo.
Per parlarvi della mia storia, devo raccontarvi inanzitutto qualcosa sui miei.. Come ho già detto, i miei genitori si incontrarono a scuola, frequentavano case diverse e anni diversi, ma mio padre aveva una certa notorietà grazie al suo spiccato intuito e all'impeccabile rendimento scolastico. Fu così che le voci su di lui, giunsero fino a mia madre... Mamma era una serpeverde, cresciuta in una famiglia di serpeverde, sposati con dei serpeverde e naturalmente non sia mai che qualcuno tra loro avesse sangue impuro. Lei però era uno spirito libero, una che andava spesso controccorrente e questo faceva già di persè infuriare quelli che dovrebbero essere i miei nonni. La "catastrofe" per loro, iniziò il giorno che interessata e troppo incuriosita dalle voci che giravano su un certo corvonero, mamma andò ad incontrarlo quasi di prepotenza. Lui frequentava l'ultimo anno, lei il quinto. Papà ha sempre raccontato che quasi lo travolse con la sua "aggressività", eppure alla fine decisero di sposarsi e di star assieme andando contro alla famiglia. Fu questa la vera goccia. I nonni sapevano delle sue relazioni, del fatto che frequentasse uno come mio padre, ma per non dar scandalo, avevano sempre taciuto. Il matrimonioo però fu troppo... mamma aveva appena finito la scuola e per loro l'umiliazione fu tanta che la cacciarono via. Mio padre a quanto ne so fu molto dispiaciuto per lei che al contrario, viveva la cosa come una liberazione.
Le loro vite si avviarono... lavoravano come medimaghi al San Mungo fin quando non arrivai finalmente io. Il mio arrivò fu nuovamente fonte di cambiamenti e i miei decisero di trasferirsi a Godric's Hollow per vivere i miei primi anni in tranquillità, lontano dallo sguardo invisibile di chi li aveva scacciati. Nacqui ad Aprile e da quel giorno fui la luce dei loro occhi. Ero viziata ma in modo sano, soprattutto dai genitori di mio padre che stravedevano per me. Io giocavo, mi divertivo e fin da piccola ricordo che rimasi affascinata dalla professione dei miei. Già allora ero una bambina con le idee chiare. Avrei fatto il medimago da grande. La vita per me trascorse così fino ai miei otto anni. Ero abbastanza grande e decisero che era tempo di tornare alla vecchia casa e ai loro vecchi lavori. Ricordo che ero triste per il cambiamento ma non durò così a lungo. Presto l'eccitazione prese il posto della tristezza e in men che non si dica, tre anni dopo, ricevetti anch'io la mia lettera per Hogwarts. Dio se ero eccitata e agitata. Il mio primo passo in quella scuola mi travolse, come mi travolse anche l'essere assegnata alla casa dei corvonero, come mio padre. Furono anni splendidi che passai nella più completa tranquillità. Studiavo, stavo con gli amici e in vacanza tornavo dai miei e dai loro casi ospedalieri. Sette anni e conclusi la mia formazione scolastica con tutti i M.A.G.O. che mi servivono. Ero pronta a seguire i miei. Fu entusiasmate star dietro a loro, però qualcosa era cambiato. Forse era il fatto che ero cresciuta, o forse il fatto che gironzolassero delle voci, ma lavorare vicino a loro aveva iniziato a sfibrarmi. Sia mai, voglio bene ai miei e stravedo per il mio lavoro, ma star dietro a loro... Così presi la decisione di cambiar posto di lavoro e nell'immediato quella di trasferirmi in un'altra casa. Mio padre e mia madre borbottarono un pò per la mia scelta e venne a galla ciò che bolliva in pentola e li rendeva tanto irrequieti. I miei nonni si erano prepotentemente fatti vivi dopo anni e mia madre, si era messa in mezzo con l'aiuto di papà. A me poco cambiò... non ero interessata a conoscere certa gente, non ero mai nata per loro no? A me stava bene così e conoscendomi, sapendo com'ero fatta, alla fine anche i miei si rassegnarono.

Per le immagini si ringrazia Tumblr e una certa manina santa
Anna Christine Speckhart
© strawberry`




Edited by strawberry` - 29/4/2013, 23:22
 
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